Maria Cardamone is a freelance photographer from Palermo, Italy. 

She has been working in photography since 2008, then graduated in 2012 with a thesis on Geography in which analyzed the vision of the geographer Denis Cosgrove who connects the use of aerial photography with mapping, in a cultural/political use of images. 

Afterward Maria has moved to London where she has improved her technique skills by working in studio with portrait photographers, and experienced the develop and print process in a lab. After this training, she has approached documentary photography and photojournalism. 

Her works are focused on social issues and she has also worked with NGOs in Italy and in India. Maria has documented the innovative education method "Alice Project" which has been created in order to solve learning disorders, bullying and the lack of attention that affect modern societies. With her reportage "Alice Project: School of Enlightenment" she has received numerous awards in Italy and abroad. Her photographs have been featured in Corriere della sera, La Repubblica, Urban Photography Magazine, Private Magazine, "Don't Take Pictures" Magazine, F-Stop Magazine, Witness Journal and Social Documentary Network. She has exhibited both in solo and group exhibitions in Italy and abroad. 

 Since 2017 Maria is involved with the digitization of important collections of ancient documents. She currently works on the The Prize Papers Project which is part of the Göttingen Academy of Sciences and Humanities in Germany, and is based at the University of Oldenburg (Germany) and the National Archives UK (London). The Prize Papers are a large collection of documents and small objects from the period between 1652 and 1815, which is held by the National Archives UK. The collection contains approx. 4,088 boxes and 71 printed volumes, papers from more than 30,000 captured ships in at least 19 different languages, ca. 160,000 undelivered letters, many of them still sealed, miscellaneous objects such as rings, necklaces, keys, fabric samples. Due to the peculiarity of this collection, it was needed a materiality approach to represent some items as an artefact in itself (in 3 dimensions, not just 2d). Also, due to the frequent interventions on the documents by the conservator, it has been set up a procedure for capturing the document "before treatment" and "after treatment", in order to preserve the memory of its original appearance. Maria, as the project's photographer, has contribued to develop this materiality approach from the photographic point of view, also filming the first-opening of undelivered letters. The result can now be seen in the "materiality portal"

 Since 2019 she also works for SOAS University (London) on a variety of documents from Africa and Asia.

As an independent photographer, driven by her curiosity to undertake reportages,   Maria is currently focusing on the worldwide ecological movement and social change.  

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Maria Cardamone è una fotografa freelance, nata a Palermo. Lavora nel campo della fotografia dal 2008. Si è laureata nel 2012 con una tesi in Geografia in cui ha analizzato la visione del geografo Denis Cosgrove che collega l'uso della fotografia aerea con la mappatura, in un uso politico/culturale delle immagini. 

Dopo il trasferimento a Londra nel 2012, ha incrementato le sue conoscenze tecniche lavorando in studio, come fotografa di ritratto e sperimentando il processo di sviluppo e stampa in laboratorio. Dopo questo training, si è avvicinata alla fotografia documentaria e al fotogiornalismo. I suoi lavori sono incentrati su tematiche sociali e ha anche lavorato con ONG in Italia e in India. Recentemente ha documentato l'innovativo metodo formativo "Progetto Alice", un metodo utile per risolvere i disturbi di apprendimento, bullismo e la mancanza di attenzione che colpiscono le società moderne: con il suo reportage "Alice Project: Scuola di Illuminazione" ha conseguito numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero. 
Le sue fotografie sono state pubblicate nel Corriere della Sera, La Repubblica, Urban Photography Magazine, Private Magazine, "Don't Take Pictures" Magazine, F-Stop Magazine, Witness Journal e Social Documentary Network.
Maria Cardamone ha esposto sia in mostre personali che collettive, in Italia e all'estero. 

Dal 2017 Maria si occupa della digitalizzazione di importanti raccolte di documenti antichi. Attualmente lavora al Prize Papers Project, che fa parte dell'Accademia delle scienze e delle discipline umanistiche di Göttingen in Germania, e ha sede presso l'Università di Oldenburg (Germania) e gli Archivi Nazionali del Regno Unito (Londra). I Prize Papers sono una vasta collezione di documenti e piccoli oggetti del periodo tra il 1652 e il 1815, che è detenuta dagli archivi nazionali del Regno Unito. La collezione contiene ca. 4.088 scatole e 71 volumi stampati, documenti di oltre 30.000 navi catturate in almeno 19 lingue diverse, ca. 160.000 lettere non consegnate, molte delle quali ancora sigillate, oggetti vari come anelli, collane, chiavi, campioni di tessuto. A causa della peculiarità di questa collezione, era necessario un nuovo approccio fotografico agli aspetti di "materialità", ovvero per rappresentare alcuni oggetti come un artefatto in sé (in 3 dimensioni, non solo 2d). Inoltre, a causa dei frequenti interventi sui documenti da parte del restauratore di libri, abbiamo anche predisposto una procedura per fotografare il documento "prima del trattamento" e "dopo il trattamento", al fine di preservare la memoria del suo aspetto originario. Maria, in quanto fotografa del progetto, ha contribuito a sviluppare questo approccio alla "materialità dei documenti" dal punto divista fotografico, incluso il filmare la prima apertura di antiche lettere mai consegnate. Il risultato ora può essere visto nel "materiality portal"

Dal 2019 lavora anche per SOAS University (Londra) su una varietà di documenti originari dell'Africa e dell'Asia.

 Da fotografa indipendente, spinta dalla sua curiosita' a intraprendere reportage, Maria attualmente sta portando avanti reportage fotografici     sul movimento ecologico mondiale e sul cambiamento sociale.

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